7 Ottobre 1985: scontro USA-Italia a Sigonella: quando gli italiani si sentirono orgogliosi di essere governati da Craxi
Esattamente 35 anni fa – il 7 Ottobre del 1985 – iniziava quella che è…
Esattamente 35 anni fa – il 7 Ottobre del 1985 – iniziava quella che è…
Riceviamo e volentieri pubblichiamo una lettera da Barcellona- dove, come tutti saprete, sta andando in scena un processo senza precedenti contro quei politici catalani che hanno ‘osato’ indire un referendum per l’indipendenza della regione- firmata da Jaume Fores Llasat, psicologo social, un politico di Esquerra Republicana di Catalunya, partito indipendentista catalano di ispirazione social democratica
Il primo ministro francese Edouard Philippe annuncerà una moratoria di alcuni mesi sull’aumento delle tasse sui carburanti, Il commento di Mario Di Mauro di TerraeLiberazione sul futuro della protesta
Non si tratta di una nuova serie manga, ma di un preciso progetto sponsorizzato dal governo giapponese che mira ad incoraggiare un maggiore coinvolgimento della figura paterna nella cura dei figli
I ribelli colpiscono con i missili al cloro la città e i suoi civili, ma stavolta nessuno s’indigna, né, tantomeno, minaccia rappresaglie.
Soros, per chi non lo sapesse, è uno speculatore finanziario di origine ungherese che, grazie alla UE, ha incrementato il suo volume di affari. Detto questo, non ci sarà alcuna sanzione effettiva contro l’Ungheria. Per un motivo semplice: perché Orban a passare, armi e bagagli, sotto le bandiere della Russia di Putin ci mette due minuti (ammesso che non l’abbia già fatto)
Gli Stati Uniti, con la gestione Trump, stanno superando i limiti dell’arroganza diplomatica. E non si tratta di interessi commerciali, come nel caso dei dazi doganali, ma di interessi strategici. Così il capo dell’amministrazione USA, adesso, vuole rivedere gli accordi su nucleare siglati con l’Iran dal suo predecessore. Costi quel che costi
La nostra, sia chiaro, è soltanto una supposizione. Ci guardiamo bene, a differenza di come fa l’attuale Ministro degli Esteri italiano, ‘l’europeista’ Enzo Moavero, a dare chiavi di lettura certe sulla crisi che si è aperta in Turchia. Noi, però, facciamo notare che, se dovesse crollare il sistema Erdogan, una gran massa di migranti i riverserebbe in Germania. E allora…
A che serve oggi la Nato? A puntellare l’imperialismo americano. Non sarebbe più serio, a questo punto, chiamarsi fuori? Anche alla luce dei disastri provocati dalla stessa Nato nel recente passato, dalla Serbia all’Iraq di Saddam
La richiesta di Donald Trump è stata precisa: i Paesi aderenti alla Nato debbono contribuire alle spese della difesa comune con il 4 per cento del loro prodotto lordo, il che per l’Italia significa aumentare il contributo Nato da 20 a 60 miliardi di euro. L’aumento del contributo al 2 per cento risaliva ad un accordo precedente (con Barak Obama) quindi era già preventivato