Covid/ Orlando: “Si dichiari Palermo zona rossa. E anche gli altri capoluogi”
Covide 19: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, lancia l’allarme: “Siamo di fronte al dilagare…
Covide 19: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, lancia l’allarme: “Siamo di fronte al dilagare…
“Chiedo alla Rai di volere con estrema urgenza e a termini di legge porre rimedio…
Il sindaco di Palermo, intervistato da un giornale di Barcellona, rompe il muro di omertà eretto intorno ad una delle più gravi violazioni di diritti civili dei nostri tempi. Ma se davvero vuole essere il sindaco della “città dei diritti”, come ama definirsi, dovrebbe fare di più… Anche per zittire chi lo dipinge come un ‘professionista’ delle battaglie civili…
Dopo tanti anni, anni in cui abbiamo salvato centinaia di vite umane, recuperato persone, trovato…
Ma possibile che, a Palermo, la sinistra ‘alternativa’ al PD di Renzi debba continuare ad appoggiare l’amministrazione comunale renziana di Leoluca Orlando? Possibile che quando si fa notare questa contraddizione ai vari Erasmo Palazzotto, Giusto Catania e via continuando si ricevono solo insulti? Questi lo capiscono o no che la loro presenza allontana gli elettori da una possibile, vera sinistra?
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t’illuse, che oggi m’illude,
o Ermione.
Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell’aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d’arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.
Ascolta, ascolta. L’accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall’umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s’allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s’ode voce del mare.
Or s’ode su tutta la fronda
crosciare
l’argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.
Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l’erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c’intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.
Il Cassaro basso è la parte a mare di Corso Vittorio Emanuele. Anche qui è arrivata l’ala ‘gelida’ di un’amministrazione comunale – quella di Leoluca Orlando – fallimentare. Le lacrime di coccodrillo del PD non sono credibili. L’unica cosa da fare, per salvare le piccole attività commerciali e, in generale, l’economia di Palermo e della Sicilia, è votare in massa per il Movimento 5 Stelle
L’Amministrazione comunale di Leoluca Orlando si conferma un’esperienza caratterizzata da molto ‘fumo’ e da poco ‘arrosto’. Sono solo bravi a chiacchierare e a sperperare un sacco di soldi: per esempio, con un Tram che serve un’esigua fascia di cittadini. Sulle cose serie – i poveri e i senza casa che aumentano – Orlando e i suoi assessori dimostrano ogni giorno di essere inadeguati
In effetti, i cantieri aperti a Palermo diventano sempre più insostenibili. Tra eterni appalti ferroviari in stile rotoloni che non finiscono mai, cantieri per la fibra ottica (ma una cosa del genere non è stata realizzata negli ’90 del secolo passato?) e appalti vari, più il Natale in arrivo, il caos nelle strade cittadine è ormai indescrivibile
Dai primi anni ’80 del secolo passato di parla del risanamento della costa orientale di Palermo e dei porti turistici. Il primo argomento rimane un tabù, per i secondi si va avanti tra spizzichi e bocconi. Intanto rimane bloccato anche il nuovo Piano Regolatore Generale della città. Storie di ordinari ritardi e di promesse mancate